Oggi vi segnalo due romanzi usciti quest’anno dello scrittore Giovanni Margarone, LE OMRE DELLE VERITÁ SVELATE e NOTE FRAGILI, editi entrambi dalla Casa Editrice Kimerik.
LE OMBRE DELLE VERITÁ SVELATE
SINOSSI
Gianni, un orfano siciliano che ha fatto fortuna in Irlanda grazie alla sua arte, è invitato a presentarsi a Cuneo per motivi ignoti. Nel Piemonte del dopoguerra Luigi, un uomo intraprendente quanto egoista e spregiudicato, riesce a mettere su un impero. Altrove – in Friuli – Costanza viene cresciuta con amore dai suoi genitori; ma il terremoto del ‘76 si abbatterà sulla sua vita… Su queste tre storie si allunga l’ombra della verità. Quale sarà mai?
Commento di Enrico Marras, artista e poeta.
Tre esistenze, solo apparentemente distanti, si intrecciano ineludibilmente nell’ultimo romanzo dell’autore ligure, ma friulano d’adozione, Giovanni Margarone.
Gianni è un pittore siciliano che vive le inquietudini della sua condizione di orfano (profondamente narrate, in un lacerante percorso esistenziale, a Pietro, fortuito compagno di viaggio anch’egli in attesa di un volo aereo da Dublino verso l’Italia). Tale stato di abbandono si protrae nei rapporti umani che si susseguono, dal ceramista mastro Gaspare alla fidanzata Chiara, dall’amico Giuseppe al critico d’arte irlandese John, personaggi magistralmente tratteggiati ed inseriti di volta in volta in seno ad ambientazioni suggestive, dalla Sicilia a Torino passando da Cividale del Friuli sino a Dublino (ove si condenserà il suo successo artistico), in un intenso crescendo emozionale che vedrà presso uno Studio Notarile di Cuneo il suo epilogo. Luigi è un militare piemontese che durante la seconda guerra mondiale combatte nella Sicilia occupata dagli alleati e durante le vicissitudini belliche, a seguito di un ferimento, trova riparo da una famiglia presso Caltagirone. Dopo un travolgente, ma sotterraneo, rapporto passionale con Maria (nascosto al possessivo padre Giorlando), Luigi risale l’Italia tornando nel suo Piemonte, accolto dall’affetto della madre Teresa. In questa nuova vita emerge il reale carattere spregiudicato di Luigi che crea un impero economico (coadiuvato dal fedele ragioniere Ferrero), esibendo un ”modus vivendi” decisamente anaffettivo e a tratti violento (esemplificativi i rapporti con la moglie Alberta e con l’operaia Sonia, senza dimenticare la scena drammatica, volutamente enfatizzata, del licenziamento di una sua dipendente). Costanza è una donna friulana (precisamente di Gemona del Friuli) molto legata ai suoi genitori ed in particolare al padre Ermete, ma all’improvviso il terremoto del 1976 cambierà la sua vita. I momenti drammatici, successivi al sisma, vedranno la comparsa del soccorritore Francesco col quale si instaurerà un profondo rapporto sentimentale e la creazione di un solido nucleo familiare. Su tali esistenze si proietterà un’ombra inattesa densa di tensione emotiva e mistero con un finale sorprendente, che non lascerà indifferente il lettore.
La terza esperienza letteraria di Margarone vive di un attento e vivace intreccio narrativo composto da storie variegate che si riannodano nel finale, in uno sviluppo narrativo estremamente scorrevole e, simultaneamente, intriso di pura passione, ove emergono, in particolare nell’artista Gianni, i patimenti a tratti presenti nel personaggio di Francesco in “Note Fragili” (precedente romanzo dell’autore). Si nota in Giovanni Margarone una spiccata attenzione alla letteratura ottocentesca russa e francese (in particolare Fiòdor Dostoevskij e Gustave Flaubert, quest’ultimo menzionato, con la sua “Madame Bovary”, in un dialogo fra Gianni e Chiara) senza dimenticare i riferimenti al novecento italiano, nelle figure di Luigi Pirandello (“Il fu Mattia Pascal”) e Italo Calvino (“Se una Notte d’inverno un viaggiatore”). Si consolida ulteriormente la cifra stilistica dell’autore che gli permette di raggiungere, con quest’opera, un equilibrio narrativo maturo e consapevole, tale da rendere il romanzo coinvolgente nella sua ricerca di una verità sofferta e mai scontata.
Il romanzo con il titolo della precedente edizione “L’ombra della verità” è stato classificato finalista secondo pari merito al Concorso Eccellenze di Castiglione Cosentino.
NOTE FRAGILI
SINOSSI
Un giovane consacra la sua intera esistenza al suo unico, grande amore: la musica. Ma nel frattempo la vita scorre, anzi fugge lontana, e l’amore, passo dopo passo, cambia volto in un vorticoso succedersi di false speranze, rabbie, delusioni. Gli sarà dunque possibile mostrare al mondo il suo talento? Oppure, magari con l’aiuto di un’incantevole violinista, scoprirà che esiste un universo che nessun pentagramma – neanche il Rondò a Capriccio di Beethoven è in grado di contenere, grande come quel mare che da bambino contemplava attraverso la finestra della sua cameretta?
Commento di Enrico Marras, artista e poeta.
L’esistenza di Francesco è immersa in una intensa sensibilità che si estrinseca nella passione musicale, alla quale si dedica in un percorso irto di difficoltà familiari (comprensione materna e incomunicabilità paterna), nella suggestiva ambientazione di un borgo ligure affacciato sul mare.
Nonostante le vicende avverse (fra cui l’amore non ricambiato con Sandra), diviene determinante l’amicizia con Michele, maestro di pianoforte e primo estimatore del talento di Francesco, che porterà il protagonista del romanzo ad esibirsi prima nel sud della Francia per poi raggiungere Parigi.
Tale cammino si sviluppa in un susseguirsi di emozioni e conoscenze (fra le quali spicca il personaggio di Philippe) e di eventi dolorosi (il drammatico incidente per riavvicinare Sandra e la commovente perdita del suo amico Michele).
Ma sarà l’amore con la violinista croata Ana che permetterà a Francesco, in un momento dilaniante della sua carriera artistica, di scoprire nuove “partiture” esistenziali in un finale inaspettato e denso di pathos.
Il romanzo (seconda esperienza letteraria di Giovanni Margarone) scorre fluido in una intensa narrazione che, in particolare nei patimenti del giovane protagonista, attinge da Dostoievski (il Raskolnikov di “Delitto e Castigo”), Goethe (“I Dolori del Giovane Werther”) e Foscolo (“Ultime lettere di Jacopo Ortis”), mantenendo costantemente una sua vivace originalità descrittiva ed emozionale.
Un libro che, nella sua piacevolezza, permette al lettore di immedesimarsi nelle profonde inquietudini di Francesco, ponendosi delle non facili domande sulla tortuosa ed ineffabile ricerca della propria (personale) felicità.
BIOGRAFIA E NOTIZIE SULL’AUTORE (Sito web dell’autore)
“Quando finisco un libro sono stanco, ma tutto è vinto dalla magia delle parole che andranno a trovare voi, lettori miei”
(Giovanni Margarone)
BIOGRAFIA
Sono nato nel 1965 ad Alessandria, da padre siciliano e madre ligure, ho vissuto in Liguria fino a ventun anni. Quando lasciai la mia terra per andare in Friuli, per motivi di lavoro, era il 1986. Sono sempre stato un lettore assiduo, cultore altresì di filosofia e musica. La scrittura e la musica, in particolare, sono stati, sin da quando ero ragazzo, le mie vocazioni naturali; per questo a 12 anni, mentre intraprendevo lo studio del pianoforte, mi cimentai a scrivere due romanzi, mai pubblicati, che gelosamente ho sempre conservato fra i miei cimeli. Da allora, ho continuato a scrivere pensieri, brevi racconti che però ho sempre poi riposto nel cassetto, mentre tanti sono andati purtroppo perduti.
Ho sempre avuto una spiccata attenzione verso la letteratura ottocentesca russa, francese e tedesca (in particolare Dostoevskij, Flaubert, Proust, Goethe, Gogol, Tolstoj, Bulgakov, Prevost, Balzac per citarne alcuni); senza dimenticare i riferimenti al novecento italiano, nelle figure, fra gli altri, di Pirandello, Svevo, Cassola, Calvino, Cesare Pavese e Umberto Eco. Autori, come dico sempre, che mi hanno fatto scuola, e che ritengo abbiano contribuito ineludibilmente alla mia maturazione letteraria e stilistica. Sono un fermo sostenitore della versione cartacea dei libri di qualunque genere, trovandomi d’accordo con Camilleri quando dice che il libro è caldo; pur ritenendo che l’informatica e il web in generale siano strumenti ormai essenziali per qualsiasi tipo di attività, compresa quella letteraria.
Nel 2011, approfittando delle opportunità della rete, avevo creato un blog IDEE… di Giovanni Margarone dal quale avevo tratto spunti per il saggio “Oltre l’orizzonte” pubblicato nel 2013.
Soddisfatto di quel lavoro, ho finora scritto e pubblicato quattro romanzi:
“Note fragili” (2015, seconda edizione 2018), “L’ombra della verità” (2016) ora “Le ombre delle verità svelate (seconda edizione 2018), “E ascoltai solo me stesso” (2017) e “Quella notte senza luna” (2018).
Dal 2018 i miei romanzi sono pubblicati dalla Casa Editrice Kimerik, quelli pubblicati con l’editore precedente saranno completamente rieditati.
3 pensieri su “Segnalazione: LE OMBRE DELLE VERITÁ SVELATE e NOTE FRAGILI – Giovanni Margarone”