Buongiorno Readers,
vi presento oggi la seconda tappa del Blog Tour dedicato al romanzo di Elisabetta Capecci, LA RAGAZZA ARRABBIATA, uscito lo scorso febbraio ed edito dalla Queen Edizioni.
Tema della mia tappa è l’analisi della figura di Sara e del disagio giovanile in generale.
Anticipo che la scrittura di Elisabetta Capecci è talmente schietta e limpida che sembra quasi conoscere realmente Sara e il mondo che la circonda.
Ma chi è Sara? Sara, la nostra protagonista, è una normale ragazza di 22 anni, di buona famiglia, che forse la trascura un pò troppo, insomma i soldi non le mancano. È anche molto bella ma dal carattere molto difficile. È invidiosa, piena di odio e rancore. Devo dire che ho trovato molte difficoltà ad amare questo personaggio. Risulta subito antipatica, una di quelle persone che ben presto si inizia ad evitare, nonostante gli sforzi per farsela amica. Ma è tutto inutile, Sara odia tutti, vorrebbe comprare gli amici con i soldi ma nemmeno quelli bastano…è sola! Unico amico è Michele, un ragazzo della periferia della città, che vive in una casa disagiata con suo padre, che, non si sa per quale motivo, riesce a sopportare e fronteggiare questo umore negativo della sua amica. Non sono rari gli scontri, ma basta poco per fare pace. Sara lo sa, il suo Michele è così.
Tutti la mollano. Sempre. E la colpa è solo sua e di quel carattere di merda che si ritrova. Magari è vero quello che da sempre pensa, che non si possa cambiare, per quanto motivati e carichi delle migliori intenzioni. Allo stesso tempo però è stufa di essere se stessa perché è ciò che le ha reso la vita un casino da sempre. È stufa di arrendersi al suo stesso cinismo, ogni volta. Incoerente.
E non sono pochi quelli che dicono
Sembra la principessa di una fiaba, ma con il carattere della regina cattiva.
Ma la domanda che a questo punto mi sono posta anche io, come tutti i lettori, è quale possa essere stato l’accadimento che ha portato Sara ad allontanarsi da tutto e da tutti? La risposta è una sola, una delusione d’amore. Qui mi sovviene allora un ennesima riflessione. Quanto sono deboli psicologicamente oggi i giovani? Davvero molto, la nostra è divenuta una società dell’apparenza, dove spesso l’essere ha lasciato il posto all’avere. E dove anche il più piccolo intoppo può creare una immane tragedia tanto da essere perennemente arrabbiati, come Sara.
Ciò che mi ha rattristato nel leggere questo romanzo è che Sara è consapevole di ciò che è, tanto da mancarle la vecchia se stessa, tanto spensierata. Si chiede, e ce lo chiediamo anche noi lettori, un giorno tornerà ad essere come prima?
La risposta ce la dà proprio l’autrice, la quale ci descrive come, in un ulteriore momento di crisi, Sara decide di andare via per un pò, in un luogo che ama, la casa al mare. Qui rincontra la “sua ossessione”, Federico, quel ragazzo che per anni ha fotografato di nascosto, senza aver il coraggio di rivolgergli una sola parola. Adesso è lì che le tende le mani. Sarà un nuovo inizio? Sicuramente sì, ed è lei stessa a pensare
La “ragazza arrabbiata” ormai è sparita, al suo posto c’è la vera Sara, che non è poi così male.
TRAMA
Sara e Federico, due anime complicate.
Sara è una bella ragazza, ma non ha un carattere facile. Dopo essere stata delusa, ancora adolescente, da un ragazzo di cui si era innamorata, decide di prendersela con il mondo intero.
È arrabbiata e la felicità degli altri la innervosisce.
Gli anni passano, ma la situazione non migliora, la cattiveria di Sara è incontenibile, come la sua bellezza. Ma quando è costretta ad allontanarsi dalla città dove vive, ritrova Federico e scopre che con lui ha ancora voglia di vivere serenamente, sognare e sperare in un futuro migliore. Riuscirà Sara a superare tutta la rabbia e ritrovare la felicità?
Vi ricordo che domani ci sarà la terza tappa del Blog Tour sul blog: Writers and readers blog
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