Review Party Recensione TI HO MAI DETTO CHE TI AMO? di Irene Pistolato

Buongiorno Readers!

Oggi vi lascio la mia recensione dell’ultimo romanzo di Irene Pistolato TI HO MAI DETTO CHE TI AMO?, autoprodotto dall’autrice stessa, all’interno del Review Party che va dall’8 al 13 aprile. Il libro è in uscita domani 10 aprile.

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TRAMA

Annalisa ha un cognome ingombrante, una famiglia spesso assente e, a dispetto di ciò che scrivono sui giornali di gossip, la sua vita sociale è vicina allo zero. Guardare vecchi film, ascoltare il Boss e ordinare cibo a domicilio sono le cose che ama di più. Perché non provare quel nuovo ristorante dal nome strano, Italo’s? I piatti proposti nel sito sembrano deliziosi, ma mai quanto il fattorino che si presenta alla sua porta con la cena tra le mani. Sguardo profondo, due piercing sul viso, un adorabile broncio e quell’espressione da eterno arrabbiato con il mondo.

Sua madre non approverebbe.

Proprio per questo ad Annalisa piace da morire.

Ci sono alcune cose a cui Michael non sa rinunciare: il cioccolato al caramello, le patatine immerse nel ketchup, la buona musica e gli action movies degli anni ’80 – ’90. Odia le persone, soprattutto le bionde con la puzza sotto il naso e senza cervello.

Lei è una di quelle.

Anche se non ha la puzza sotto il naso.

Anche se ha un’intelligenza sopra la media.

Cosa potrebbe mai avere in comune con lei? Forse più di quello che pensa, nonostante non voglia ammetterlo.

RECENSIONE

Premetto che conosco bene la bibliografia di Irene Pistolato, se non tutta, almeno quella di quest’ultimo anno. Ho avuto il piacere di leggere e recensire in anteprima A NATALE VOGLIO SOLO TE, mentre ho segnalato (e a breve pubblicherò le recensioni) gli ultimi due libri pubblicati con la Darcy Edizioni (con cui ho il piacere di collaborare) LOVE DRIBBLING e  LA BATTAGLIA DEL CUORE .

Ma procediamo con la recensione. Inziamo dai due personagg principali. Annalisa Ronchi (ma preferisce essere chiamata Annie) è una giovane ventenne dai capelli biondi ed un fisico mozzafiato. Non è di certo una ragazza qualunque in quanto figlia di un famoso imprenditore milanese e di Viola Landi, un’attrice molto conosciuta e apprezzata. Non si è sentita mai molto amata dai suoi genitori, sempre troppo impegnati (commovente è il racconto del suo intervento di appendicectomia, in cui si trova da sola con l’unica compagnia della tata, che, in pratica, le salva la vita). Non ama l’ambiente in cui è nata ne le persone che lo frequentano.

L’altro è Michael Sandrini, di ben più umili origini. Condivide un piccolo appartamento con il suo amico Gigi e si mantiene agli studi lavorando come fattorino, di giorno per un panificio e di sera per un ristorante dal nome alquanto ridicolo (a detta del protagonista stesso), Italo’s. Sempre arrabbiato con il mondo, odia quelli che non si sudano i soldi per vivere … proprio come fa lui.

Sono due caratteri molto forti. Estremamente fumantino lui, eternamente arrabbiato, non si sa bene per cosa. Molto testarda lei, forse anche dovuto al fatto che vivendo in una situazione privilegiata, raramente ha ricevuto un no come risposta.

Il loro primo approccio, il modo in cui hanno iniziato questa “relazione” fa comprendere al lettore che non stiamo proprio assistendo ad un love story, ma più ad un tira e molla.

È evidente che Annalisa è perdutamente innamorata (come si suol dire…ha perso la testa per Mike), ma anche Michael, che mai ammetterebbe di essere coinvolto da questa spumeggiante ragazza bionda e ricca, in realtà inizia a provare qualcosa per Annie che non vuole nè accettare nè ammettere. Per lui è impossibile innamorarsi di una ragazza così…ricca e benestante da far paura! A farlo ragionare è Adele, la sua datrice di lavoro e cuoca dell’Italo’s. Ho amato questo personaggio, un pò mamma chiocchia, un pò grillo parlante. Sarà capace di aiutare Michael ad abbattere quel muro che si è costruito anno dopo anno.

È qui che subentra il pregiudizio, che, secondo me, è il filo conduttore di tutta questa storia. Questo “sentimento” che da subito stravolge i Ronchi, troppo altolocati per accettare un fidanzato per sua figlia che fa il fattorino! Lo stesso che prova il Nardini (un personaggio odioso) che sfida Michael dall’alto dei suo conto in banca, ma che alla fine, quando capisce che Annalisa non sarà mai sua, si fa restituire un costosissimo regalo che le aveva fatto…sperando di conquistarla! Ma hanno un pregiudizio anche i genitori di Michael che alla vista di Annalisa sono titubanti pur dimostrandole la gentilezza che li caratterizza.

Ovviamente non vi racconterò il finale, rovinerei una storia scritta in modo impeccabile. La bellezza della scrittura di Irene Pistolato è tutta nella sua capacità di creare personaggi reali. Potremmo tutte innamorarci di un Michael e provare gli stessi sentimenti altalenanti di amore e disperazione.

TI HO MAI DETTO CHE TI AMO? (capirete poi da dove viene questa frase!) è una bellissima favola che ci insegna come all’amore non si comanda (e non è solo una frase fatta) e che a volte è necessario guardare un pò oltre il proprio naso e concentrarsi un pò di più su ciò che si ha dentro, per scoprire un mondo nuovo.

BIOGRAFIA DELL’AUTRICE

Irene Pistolato è nata a Venezia nel 1982. Da molti anni vive in provincia di Brescia con il marito e le loro tre gatte. Diplomata perito turistico, lavora nella pasticceria di famiglia, dove scrive in ogni attimo libero. Ha sempre amato leggere, soprattutto romance e thriller, ma predilige scrivere romanzi rosa. Ha la passione per i gatti, il cinema, la musica, la fotografia e i borghi medievali. Ha iniziato pubblicando gratuitamente su alcuni siti, dove la sua serie del rischio ha riscosso molti consensi, raggiungendo milioni di letture. Ha all’attivo diversi romanzi sia editi da case editrici sia pubblicati in self-publishing.

 

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