[Recensione] IL FUOCO, IL VENTO E L’IMMAGINAZIONE di Antonella Salottolo – Kubera Edizioni

Buongiorno Readers!

Questa mattina vi presento la mia recensione del romanzo di Antonella Salottolo, IL FUOCO, IL VENTO E L’IMMAGINAZIONE, edito da Kubera Edizioni. Un racconto che sI snoda durante una serie di viaggi in treno che portano la protagonista, Antonella, a conoscere una serie di personaggi le cui storie appassioneranno il lettore sino all’ultima pagina.

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TRAMA

Il fuoco, il vento e l’immaginazione racconta un viaggio attraverso fantasie, libri e luoghi che portano la protagonista ad apprezzare l’importanza dell’immaginazione. È un puzzle che prende forma piano piano grazie alla comparsa graduale di storie, manoscritti e personaggi. Nelle prime pagine la protagonista, Antonella, ci fa conoscere la sua famiglia e la tradizione del focarazzo di Sant’Antonio e ci racconta la storia, o meglio un’avventura, che ha deciso di donare a quel falò e al vento. Il fuoco, il vento e l’immaginazione si potrebbe etichettare come il diario della protagonista che racconta aneddoti legati alla sua eccentrica famiglia, ai suoi viaggi e alle sue letture, ma sarebbe riduttivo. È pur vero che ampio spazio è dedicato ai racconti di viaggio, ai treni, ai suoi passeggeri, alla gastronomia, a miti e leggende e ai pensieri che tutto ciò suscita nella mente di Antonella, ma c’è dell’altro. Favole, si favole per adulti e per bambini. L’atmosfera nelle prime pagine è allegra, ma pian piano diventa amara grazie alla comparsa di un racconto dal carattere noir. Le storie narrate sono tante: quella dell’infanzia di Lorenzo e Matteo, La leggenda di Fungus Rock, L’hobby del vento, La storia del professore che inventò nuovi mondi, Il diario di Clara e non solo, ma tutto è legato da un doppio fil rouge che permette a ogni personaggio di coesistere armonicamente insieme agli altri all’interno dello stesso quadro. Tutto ritorna a un unico concetto: l’IMMAGINAZIONE che apre la mente dei protagonisti dei singoli racconti e illumina tutta la storia. È l’IMMAGINAZIONE la vera protagonista di questo romanzo, che sprigiona tutta la sua forza, mostrando ogni sua sfaccettatura. Fa intravedere il suo lato intrigante ad Antonella; svela il suo lato amaro a Lorenzo e Matteo; rivela il suo lato pericoloso e folle a Clara e, infine, palesa il suo lato magico ad Astarte e al Professore.

RECENSIONE

Ho amato questo libro in ogni sua parte, capitolo dopo capitolo. Antonella Salottolo, con un linguaggio schietto, semplice e accattivante, ha impostato il romanzo sotto forma di racconto di viaggio. Il viaggio in treno che la porta da Napoli, la sua città, a Padova è solo un pretesto per raccontare al lettore la triste e tragica storia di due famiglie e una casa editrice perduta.

Il viaggio di Antonella inizia subito dopo un evento molto caro alla sua famiglia, il “focarazzo” di Sant’Antonio, un rituale propiziatorio in cui viene acceso un grande falò considerato di buon auspicio per la vita nei campi, tra le cui fiamme i partecipanti possono gettare pensieri e racconti che verrano poi trascinati dal vento e ricordati in eterno.

Quale sarà il racconto che Antonella deciderà di affidare al suo “focazzaro”?

La storia prende piede proprio durante il sovracitato viaggio in treno. Tra gli strani personaggi che incontra tra uno scompartimento e l’altro. Tra questi Lorenzo Spaghini, un ragazzo in eterno movimento, sempre in viaggio, non solo perchè stimato critico gastronomico, ma soprattutto perchè affetto dalla sindrome di Wanderlust, incapace di restare nello stesso posto se non per pochissimi giorni. Nel raccontare delle sue vicissitudini, altro protagonista è Matteo Pestati, un amico fraterno per Lorenzo il quale, al suo contrario, soffre di agarofobia, paura degli spazi aperti, passa le sue giornate in casa, in preda ad un depressione eterna.

Ma cosa ha portato questi due ragazzi in tali condizioni di vita? Questo si chiede Antonella, sin quando, seguendo gli indizi disseminati da Lorenzo, scopre una storia tragica che coinvolge un numero di persone impressionante: i genitori di entrambe i ragazzi, la casa editrice Fantastimondo, dei nonni amorevoli e una strana insegnante.

Il romanzo si condisce di ulteriori racconti tratti dai libri che la casa editrice Fantastimondo aveva pubblicato prima di chiudere definitivamente: “Cosa mangiare e dove“, “Cappello delle fiabe e vento” e “Il diario di Clara“.

Proprio quest’ultimo è quello che mi coinvolto di più…se non scioccato. È dalla lettura di questo diario che noi lettori riusciremo a capire il vero senso della tragedia accorsa alle famiglie di Lorenzo e Matteo. non vi anticipo nulla ovviamente perchè è giusto che ne rimaniate stupiti almeno quanto me.

Ciò che posso dirvi è che a condire l’intero romanzo è un’unica parola magica, l’IMMAGINAZIONE, quello che porta la scrittrice a vivire sulla propria pelle miti e leggende, quello che porta nonno Umberto (il nonno di Lorenzo) a legare i bambini alla loro infanzia perduta dalla tragicità della vita, è quella che porta noi lettori a sentire questa storia e gustarla con la fantasia.

In fondo

Secondo Einstein, l’immaginazione è più importante della conoscenza. Effettivamente, non si tratta di una banale attività da bambini, bensì è la straordinaria capacità della mente di crea- re immagini insensate, ma anche verosimili. I più piccoli vivono in un mondo in cui fantasia e realtà s’intrecciano e confondono, vedono il mondo con occhi diversi da quelli degli adulti, vedono cose che per i grandi sono diventate invisibili.

BIOGRAFIA DELL’AUTRICE

Antonella Salottolo, nata nel 1984, vive a Napoli, dove lavora nell’ambito della comunicazione sul web. Laureata in filosofia si è specializzata nel marketing e si occupa principalmente di web copywriting. Scrive, infatti, testi per siti web, blog e social media, occupandosi di tutti i contenuti e le attività che possono essere utili per promuovere e far conoscere le aziende in rete. Amante del mare, dei viaggi, della buona tavola e della cultura orientale, in particolare del reiki, adora scrivere e aggiornarsi sull’evoluzione della comunicazione.
Ha scritto questo romanzo mentre era a riposo aspettando la nascita del suo amatissimo bimbo.

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